giovedì 7 maggio 2009

Che si mangia?

Stavo pensando che forse dovrei smettere di mangiare una ciotola di insalata russa per pranzo, che comunque mi fa ingrassare meno che la pizza della panettiera. Che poi non mi sembra una cosa così malsana, alla fine son verdurine, tonno e un cucchiaio di maionese no? mah

mercoledì 6 maggio 2009

Trabucchi e piedi


I trabucchi sono una unità di misura usata fino a prima dell'entrata in vigore del sistema metrico decimale cioè fino al 1850 circa, bene, quindi tutti i disegni precedenti a questa data, sono disegnati in trabucchi, peccato che di trabuchi ce ne sono di tanti tipi, troppissimi tipi, in pratica in ogni provincia il trabucco è sempre un trabucco ma è diverso. C'è quello di Ivrea, c'è quello di Novara, c'è quello di Biella, per non parlare di quelli milanesi, che io dico, ma cribbio ma se lo chiamate uguale perchè poi deve avere misure diverse? Tipo, il trabucco piemontese misura 3,0825 metri quello novarese circa 2,91 metri e quello lombardo circa 2,6m. Considerando che un trabucco è diviso in 6 piedi questo significa che un piede piemontese misura circa 51,4 cm, quello novarese 47 e quello milanese 43. E qui mi chiedo, ma che piedi hanno misurato? Hanno fatto una media del piede della popolazione? Se fosse così è chiaro che più si va verso est più i piedi rimpiccioliscono, son cose che fan pensare, che io poi mi fisso con 'ste cose e la mia chiesa in trabucchi da trasformare in metri è ancora lì che aspetta che io risolva questa indagine antropologica. Perchè metti che l'architetto che è venuto a fare il rilievo nel 1750 era sì in provincia di Ivrea, perchè la chiesa in questione lo è, ma magari lui veniva da Novara? Che piede avrà usato? Il suo o il nostro? E son problemi, che poi il piede è ancora diviso in 12 once, le quali sono poi divise in 12 punti e poi ancora in 12 atomi... ma come cazzo l'han misurato l'atomo?
E poi uno non riesce a laurearsi!

sabato 18 aprile 2009

E' proprio vero che tira più che un carro di buoi

E' incredibile
sono sei mesi che non scrivo nulla
che mi ero quasi dimenticata di avere aperto un blog
per curiosità vado a vedere le statische
e scopro che tutti i giorni c'è gente che passa di qui
solo per Lei
la Signora

giovedì 23 ottobre 2008

Polpstory


Alla piccola Polpy piaceva tanto tanto cantare.
All'età di tre anni passava i pomeriggi davanti alla tv per cantare le sigle dei cartoni animati.
Ogni tanto la mamma le diceva "Ora basta cantare" ma lei continuava.
Quando scoprì lo Zecchino d'Oro ne imparò a memoria tutte le canzoni, iniziò a collezionare i dischi delle varie edizioni e implorava la sua mamma di iscriverla al concorso.
La mamma però le diceva "ma no, piccola Polpy, è meglio lasciar stare".
Al primo anno di catechismo la piccola Polpy volle entrare nel coro della chiesa.
Il primo giorno di prove lei era la più piccola tra una cinquantina di altri bambini che non aveva mai conosciuto prima.
La suora fece una piccola prova di ammissione ai bambini nuovi di quel giorno.
Quando toccò alla piccola Polpy, lei era molto emozionata ed intimidita, avrà avuto non più di 5 anni, la suora le disse "segui le note fai laaaaaaaaaa" la piccola Polpy subito "laaaaaaaaa" la suora un po' turbata "riprova... laaaaaaa" e lei "laaaaaaaa".
A quel punto la suora disse "va bene, se vuoi puoi restare... però muovi solo le labbra, non cantare, NON cantare"
Di quello che successe dopo, la piccola Polpy non ricordò più niente, se non l'umiliazione subita davanti a tutti quei bambini sconosciuti, e un piccolo odio per quella suora...
La piccola Polpy smise di andare alle prove del coro.
Continuò per un po' a cantare le sigle dei cartoni animati ma sempre più sottovoce.
Un giorno smise del tutto di cantare, per sempre.